Rapporto attacchi informatici nel 2020

Per tutti coloro che si occupano di privacy e spam, è fondamentale consultare l’ultimo aggiornamento del report sul panorama degli attacchi di F-Secure, Attack Landscape H1 2020, da cui si deduce una panoramica generale di come sia mutato il panorama delle minacce durante la prima metà dell’anno.

Il COVID-19 ha reso il 2020 un vero annus horribilis: eEconomie devastate, modalità rimodellate quanto al modo in cui operano le società e le istituzioni e persino in cui le persone e le aziende utilizzano la tecnologia. I suoi effetti sono così enormi che è difficile vederli senza fare un passo indietro per guardare il quadro più ampio.

Anche le minacce online e gli attacchi informatici si sono adeguati. Mentre la pandemia interrompeva le vite e le attività delle organizzazioni, i criminali informatici si sono mossi rapidamente per trarre vantaggio dalla paura e dalla confusione che si riversavano ovunque. All’inizio di marzo, c’è stato un aumento significativo delle email di spam e phishing che utilizzano questioni relative al COVID-19.

Che tipo di email? Intendiamo messaggi contenenti di tutto: da truffe che tentavano di indurre le persone ad acquistare mascherine da fonti fraudolente, a criminali informatici che provavano a diffondere malware manipolando gli utenti nell’apertura di allegati email malevoli. Il 75% di questi allegati email malevoli conteneva infostealer, un malware che ruba password e altre informazioni sensibili dai computer delle persone.

Per fortuna, l’improvvisa ondata di attacchi email a tema COVID ha iniziato a diminuire a maggio. Proprio come la pandemia, le difficoltà non sono scomparse, ma la situazione sembra migliorata.

Phishing, spam e altre minacce email, tuttavia, rimangono prevalenti, continuando con le tendenze degli anni precedenti. Per alcuni aspetti, potrebbero anche peggiorare. L’email ha continuato ad essere il modo più comune per i criminali informatici di diffondere malware nella prima metà del 2020. Rappresentava poco più della metà di tutto il malware visto durante quel periodo di tempo, rispetto al 43% nel 2019.

Si possono poi indicare ulteriori tendenze della prima metà del 2020 presenti nel report:

  • Il settore finance è stato quello più contraffatto nelle email di phishing; Facebook è stato il brand più spesso simulato.
  • La posta elettronica è stata il modo più diffuso per diffondere malware, rappresentando oltre la metà di tutti i tentativi di infezione.
  • Gli infostealer sono stati il tipo più comune di malware diffuso dagli attaccanti; Lokibot è stata la famiglia di malware più comune.
  • Telnet e SSH sono state le porte scansionate più frequentemente.

I dettagli completi su questi e altri trend sono disponibili nel report che puoi scaricare qui.

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